Mostra del costume tradizionale (Corso Umberto)

Mostra del costume tradizionale Associazione Sos Cotzulados
Associazione Culturale “Sos Cotzulados”
Presidente sig. Simula Giuseppe
Il gruppo è composto dalle maschere de “Su Fadu”, “Sas Cogas” e “Sos Cotzulados”
L’antica pantomima del gruppo di Cuglieri è stata riproposta a partire dal lontano 2006, anno in cui vennero pubblicate le poesia del frate gesuita Bonaventura Licheri da Neoneli. Tra queste si rinvenne la più antica testimonianza della loro esistenza nella poesia denominata “Curulis Nova Sant’Antoni in s’Hierru 1773”: si descrivevano i Cotzulados nella partecipazione al falò di Sant’Antonio Abate durante i festeggiamenti del 17 gennaio. Il testo, come d’altronde molti dei temi trattati dal Licheri, rappresenta un atto d’accusa verso i soggetti tacciati di promuovere le figure e i gesti delle antiche superstizioni pagane.
La ricerca si evolse nel corso degli anni e venne ad incrociare alcune testimonianze orali ma soprattutto un piccolo dattiloscritto, firmato dal canonico Don Raimondo Bonu da Ortueri (Nu) e redatto verso la fine degli anni quaranta del secolo scorso. In questi appunti l’autore, a seguito di una serie di interviste agli anziani Cuglieritani, descrive i costumi dei Cotzulados, noti in precedenza, e analizza le altre figure de Su Fadu, l’antica vittima sacrificale, e Sas Cogas, le megere il cui scopo era la persecuzione e ossessione de su Fadu durante le celebrazioni dei riti di Carnevale.
Oltre all’uso delle pelli queste maschere si distinguono per alcuni elementi caratteristici.
Su Fadu è il personaggio principale. L’ etimologia del sostantivo ci riconduce al Fato e alla ciclicità della vita. Porta un lungo cappello in testa, simbolo di una antica importanza declassata nel tempo, e per ognuna delle mani porta un bastone: uno decorato con fiori freschi, simbolo della vita e associato alle stagioni calde, e l’altro, all’opposto, decorato con fiori secchi, simbolo di morte incombente e associato ai mesi sterili.
Sas Cogas, le streghe associate alla Luna, percuotono su Fadu con bastoni e la caratteristica frusta di nerbo di bue: sa zirogna. Diffondono il terrore nella folla e un lungo corno posto sulla nuca, insieme al nerofumo del viso, le identifica come facenti parte alla schiera del negativo.
Sos Cotzulados invece sono ipostasi del sole e sono caratterizzati dal corno in fronte, di segno positivo. Il petto e le spalle sono carichi delle caratteristiche sonagliere fatte con le conchiglie per produrre il suono a scopo esorcistico. Le conchiglie ricordano l’immagine solare come l’argilla dorata usata per decorare il viso: in qualche caso è previsto l’uso di una maschera in legno o sughero, decorata con un lungo pizzo bianco e conchiglie increspate e tutti portano sul capo una folta parrucca di pelo.
Il gruppo si esibisce a Cuglieri in occasione dei festeggiamenti in onore di Sant’Antonio Abate (16/17 Gennaio) e durante il Carnevale, e durante il corso dell’anno gira per l’Isola allo scopo di divertirsi e far conoscere i propri personaggi.
(Scheda riassuntiva di Antonello Scanu)

fotografia scattata da Emilio Lutzu