Alessandro Cau, Erchitu

Alessandro Cau - Erchitu

Erchitu

S’Erchitu è un demone zoomorfo dall’aspetto invecchiato la cui memoria appare molto
affievolita.
Cervo-uomo-caprone, caratterizzato non tanto dalla figura, quanto dalla “voce”.
Èrchitu è di fatti un ùrulu malu, urlo sinistro, che dà il nome al demone.
Uomo di giorno e diavolo la notte.
Difatti un uomo si trasforma in Erchitu nelle sole ore notturne per via di una punizione divina
data per espiare un grave peccato.
Questo “essere fantastico” gira per le vie del paese, accompagnato dagli ispiritos o animas malas, emettendo urla gravi, annunciando sciagure e stragi nel luogo in cui si rotola al suolo.
Attraverso s’imbrossinadura (rotolandosi nel suolo di tre luoghi sacri differenti) il demone
riprende sembianze umane e torna nella sua abitazione per riprendere la sua normale vita.
Nella mitologia sarda, l’Ercu (legato alla figura del cervo) può essere stato la bestia demonizzata
più importante a uno stadio cronologicamente anteriore a quello in cui lo fu il bue, probabilmente concausa della sua odierna fisionomia di demone invecchiato.

Di fondamentale importanza sono perciò la metamorfosi, l’urlo e l’invecchiamento.

Questo progetto in solo nasce da un bisogno di autonomia dovuta al mutamento dell’espressività artistica, dello “sfiorare” i propri limiti, un bisogno di esprimersi in modo non convenzionale, di valorizzare una ricerca in continua evoluzione.
Erchitu è suddiviso in 3 fasi, durante le quali si entra in un mondo mistico, un rito catartico,
come l’imbrossinadura, per poi farci “tornare umani”.
Una performance elettro-acustica, carica di ambiente, percussiva, armonica, dondola tra
improvvisazioni e composizioni, ricca di strumenti non tradizionali, nella quale campane, tubi,
ferraglia si affiancano al set standard di batteria per consentire una comunicazione più sincera e
intima di un mondo musicale strettamente personale, nuovo, ma comunque familiare.

Alessandro Cau

Alessandro Cau è un batterista/percussionista, sperimentatore, improvvisatore, performer.

Inizia da autodidatta per poi intraprendere lo studio con Daniele Russo, Cristiano Calcagnile,
Michele Rabbia, Eddie Prevost tra i tanti.

Dal 2010 inizia la propria/personale ricerca timbrica, legata non solo alle percussioni cosiddette
convenzionali, ma anche agli oggetti di uso comune e materiali di riciclo, ampliando il proprio set percussivo e “preparandolo”.

Nello stesso tempo inizia lo studio di Armonia e Jazz con il pianista Gianfranco Fedele.

Nel novembre 2011 frequenta il Laboratorio di “Ricerca Musicale Permanente” diretto da Stefano
Battaglia presso il Siena Jazz

Negli anni ha suonato con svariati musicisti e progetti musicali, tra i quali Sunsweet Blues
Revenge, Stun, Snake Platform, Undisco Kidd, Mauro Sigura Quartet, John Drain & The Live City
Blues, Nick Rivera.
Ha collaborato con Kid Millions (Oneida), Miles Cooper Stanton (Akron/Family), Boredoms, John
Drain, Erik Truffaz, Gavino Murgia, Mauro Sigura, Marco Panattoni, Shain Moitia (Ex Models),
Diagrams (Sam Genders Tunng project), Simon Francis (Ellie Goulding), Geoff Barrow
(Portished), Lee Ranaldo (Sonic Youth), Enzo Favata, Sikarnt Skoolisariaporn, Charles Hayward
(This Heat, Gong), Oliver Coates.

Ha suonato in Festival e Teatri in Italia, Inghilterra, Scozia, Francia, Svizzera, Germania, Belgio,
Norvegia, Tunisia, Etiopia, Giappone.